Il nostro candidato Giancarlo Brocci, inventore dell’Eroica e delle Strade Bianche, ha scritto questo intervento sul sito dell’Eroica. E’ la sintesi del suo intervento al Parlamento Europeo, dove è stato invitato il 28 marzo proprio per ciò che l’Eroica rappresenta in termini di modello virtuoso. In quella sede, Brocci ha proposto “una Commissione in grado di redigere un progetto che preveda la messa sotto tutela definitiva di questa rete di strade bianche, che fornisca agli Enti Locali Senesi strumenti e finanziamenti per effettuare gli interventi di manutenzione necessari”. Lo riproponiamo qui perché ha in sé tutti gli elementi programmatici per progetti di successo legati al turismo sportivo e comunque a contatto con la natura.
di Giancarlo Brocci
candidato lista Sì Patto dei cittadini
Dobbiamo il grande successo mondiale de L’Eroica a tre elementi fondamentali: il contesto, ovvero un paesaggio inimitabile nelle Terre di Siena, l’enorme bisogno di recuperare un grande sport come il ciclismo nella sua radice autentica e la rete di strade bianche conservata per buona parte. Il tutto, ovviamente, si integra nel mix magico dell’idea e nella partecipazione sempre più entusiasta della gente da ogni dove ma selezionata per condivisione di un comune sentire, di sensibilità ai temi del rispetto verso gli altri ed il cosmo. Il portato clamoroso del successo de L’Eroica induce a proporre che questi elementi servano da base progettuale: guardare al futuro partendo da ciò che l’evento di Gaiole in Chianti ha saputo trasmettere ed espandere, dando vita a tanto virtuoso movimento. (sotto, il servizio di Federico Monechi dal Tgr della Rai)
Certo, le Terre di Siena tutte propongono ancora, in mezzo al grande valore artistico e storico, a ben 5 Patrimoni de l’Unesco, molta campagna vera, con strade secondarie a bassissima intensità di traffico, con la varietà dei contesti, dal Chianti alla Val d’Arbia, dalla Val d’Orcia alle Crete. Vincoli urbanistici e di paesaggio sono ormai una consolidata realtà, sempre più connessa al comune sentire dei Senesi tutti.
Ciò che ancora deve essere oggetto di una speciale attenzione è, invece, l’ultimo elemento ad arrivare alla dignità di valore dopo essere stato per l’intero Novecento pressoché un parametro indicatore di zone depresse: le vie di comunicazione bianche.
Da quando, 1997, L’Eroica si è proposta come manifestazione legata alla loro salvaguardia, a riportare la bicicletta da strada fuori dall’asfalto, si è assistito al nascere di una serie di nuove tendenze virtuose, certamente a partire dalle bici antecedenti il 1987, quelle codificate per Eroica, ma anche dalle Gravel e dalle E-Bike.
Certo, è stato un bel modo pure per trovare tanti nuovi percorsi molto più liberi dall’assedio del traffico ma di certo l’avvento anche dell’Eroica per Professionisti, oggi Strade Bianche, ha reintrodotto un nuovo elemento tecnico persino nel Grande Ciclismo.
Tutto ciò l’Europa, il mondo tutto, lo deve a quanto nato in questi territori; basti pensare che, ormai, per questa speciale gara che ha preso il via nel 2007 si adopera il termine di “Sesta Monumento“, ovvero l’unica grande corsa che si è aggiunta alle Classiche storiche, nate tutte circa un secolo prima.
Crediamo si ponga oggi, per quanti guardano ai processi virtuosi indotti da L’Eroica anche in termini di clamoroso successo del turismo in bici, il problema di mettere sotto tutela queste strade bianche, ormai portate al cospetto del mondo da ogni tipo di media. Esse sono divenute esempio da imitare laddove ed oggi è possibile indicarle anche come elemento di recupero di tante periferie di mondo e di territori altrimenti destinati all’abbandono.
Le nostre strade bianche delle Terre di Siena sono ormai fruite in vario modo, sempre di più, spesso in modo responsabile ma indubitabile che ci si ponga, ormai da tempo, sia la necessità di organizzarne la manutenzione che di regolarizzarne l’uso. Di certo sono diventate una meta di destinazione mondiale dei ciclisti di ogni livello così come di diverse altre forme di turismo ambientale.
Nostra intenzione, nel rispondere con gratitudine all’invito del Parlamento Europeo, è il chiedere di dar vita ad una Commissione in grado di redigere un progetto che preveda la messa sotto tutela definitiva di questa rete di strade bianche, che fornisca agli Enti Locali Senesi strumenti e finanziamenti per effettuare gli interventi di manutenzione necessari.
Partire dalle Strade de L’Eroica, ormai una vetrina mondiale, per indicare la possibilità anche di andare a recuperare altre viabilità periferiche, a fornire al ciclismo da strada nuove vie d’uscita dai rischi crescenti delle rotte più trafficate, è un obiettivo-esempio.
Si può andare ad aggiungere ai finanziamenti usuali per le ciclopiste il concetto di sostenere anche progetti per il recupero di ciò che definiamo “ciclabili naturali”, molte strade marginali che, messe in rete e sistemate, senza asfalto e magari pure senza arredi e cartelli, possono costituire mappe virtuose di grande attrattiva per il turismo in bici; tanto più oggi che le tecnologie consentono di orientare i singoli itinerari in modo sicuro, per niente impattante.