Se con rozza arroganza esponenti di sinistra continuano ad attaccare con violenza verbale le 6.000 persone che hanno scelto Fabio Pacciani e il suo progetto civico, mi si deve spiegare come possano fare queste persone a decidere in piena libertà di votare Anna Ferretti.
Sarebbe qualunquismo secondo quanto scrivono questi oltranzisti del voto utile, affermare l’ovvio: e cioè che liste civiche nate come esplicita protesta verso il sistema dei partiti senesi, e sottolineo senesi – come è il caso di quella promossa da me, “Sì Patto dei Cittadini” – non possono e non devono imporre una scelta tra Fabio e Ferretti. E poi imporre come? Noi non abbiamo iscritti, affiliati o persone circuite con offerte di lavoro da richiamare all’ordine. Abbiamo invece persone, candidate e non, che hanno creduto in un progetto civico, sfornando idee ed energie positive. Non è neppure corretto affermare che “lasciamo libertà di voto”, perché la libertà ce l’hanno implicitamente gli elettori che hanno scelto Pacciani, proprio a partire da quella scelta libera.
È qualunquismo? Noi adesso rivendichiamo il diritto di credere nella libertà consapevole di ogni senese che abbia votato Pacciani, di riflettere con cura su quale sia la scelta da fare domenica. Non abbiamo invitato ad andare al mare, abbiamo invitato a partecipare al voto. Abbiamo messo sul tavolo i nostri punti irrinunciabili di programma. È qualunquismo? Lo sarebbe accettare accordicchi di sottogoverno.
È invece sintomo di incapacità politica disseminare con accuse di qualunquismo le file dei seimila votanti civici. È il modo migliore per irritare le persone e farle votare per rabbia contro queste offese ricevute. Ci rifletta soprattutto Anna Ferretti – perché dal fronte opposto non stanno arrivando ingiurie di questo tipo – e sappia porre un argine, perché non c’è solo da vincere un ballottaggio, ma da riavviare un dialogo, da riannodare fili, da ricostruire rapporti. Esigere il voto per la Ferretti e accusare di qualunquismo se non si esorta a quel voto, è il messaggio più sbagliato e autolesionista che quella parte possa lanciare verso il ballottaggio.
Daniele Magrini