In questo campo però la narrazione deve sempre tenere uniti tre fattori fondamentali: i prodotti, le persone, il territorio: ed è certo un campo dove la futura amministrazione comunale potrà colmare le lacune oggi esistenti.
A una delle eccellenze enogastronomiche di maggiore appeal, il vino, era dedicata la relazione di Paolo Corbini, che nelle vesti di direttore dell’Associazione Nazionale Città del Vino, ha evidenziato da una parte l’importanza del vino come elemento cult di tutto il territorio senese, la tradizione dei vitigni storici autoctoni da rilanciare anche nel quadro della rete internazionale creata dall’associazione e proposto alcune iniziative concrete per il futuro, che abbiamo voluto inserire nel nostro programma.
“L’Associazione Nazionale Città del vino riunisce centinaia di comuni italiani dei territori del vino e realizza ogni anno, da venti anni, il Concorso enologico internazionale. Nel 2025 potrebbe svolgersi proprio a Siena, possibilmente in Fortezza. In questo senso Siena potrebbe candidarsi a essere Siena città del Vino 2025. Città in cui rilanciare un Centro di progettazione sull’enoturismo, che faccia perno sull’Osservatorio permanente sul turismo enogastronomico di città del Vino, attivo dal 2004″. E ancora: “Al Santa Maria della Scala potrebbe essere realizzata Una Galleria sensoriale del Vino e del food, che potrebbe consentire anche di adattare a questo campo l’Analisi emozionale degli effetti dell’assunzione di vini e cibi di qualità. E’ un progetto già in corso da parte dell’Associazione Nazionale Città del Vino”.
Concluse le relazioni degli esperti, la nostra candidata Francesca Semplici, si è concentrata sul tema del rilancio dell’Enoteca, sottolineando gli aspetti che trovano accoglienza nel nostro Quaderno delle idee.
“Per far tornare Siena al suo ruolo centrale nel territorio anche attraverso l’enoturismo e l’enogastronomia sono necessari: una maggiore sinergia tra Comune, strutture ricettive, aziende vinicole e agrituristiche, ristoranti, con un’offerta enogastronomica a 360 gradi ed incremento di eventi di spessore; la ricostituzione dell’Enoteca italiana di Siena; una sinergia con le Contrade e magari Fisar o Ais per avvicinamento alla cultura del vino e al bere consapevole. L’Enoteca può essere il fulcro e la sede di tutto questo, sul modello della Citè du Vin di Bordeaux, o del Tempio del Brunello (Montalcino), un centro espositivo di tutti le nostre eccellenze vinicole, visto che Siena è tra le province più ricche di DOCG (ben 5 su un totale di 11 docg Toscane), ma anche di tutta l’area food di qualità a chilometro zero. Considerando che il valore del turismo enogastronomico in Toscana è superiore alla media nazionale del 3,4%. L’Enoteca potrebbe fungere da luogo di incontro per progetti quali ad esempio dei corsi di avvicinamento al vino per i giovani con la partecipazione di associazioni e consorzi dei vini”.
A Monica Crespi, nostra candidata, il compito di ricordare la proposta avanzata dal nostro candidato sindaco Fabio Pacciani: “Per programmare e organizzare in maniera sinergica cultura e turismi stiamo pensando di creare una Fondazione pubblico – privata per gestire e promuovere la destinazione Siena con azioni di regia e governance del territorio e di destination marketing”. – E’ la strada giusta per riuscire a far percepire Siena inserita in un sistema turistico unico e irripetibile, che partendo dal cuore della città, dalle sue bellezze artistiche e culturali, si estende alle Terre Senesi in un quadro di attrattività complementare all’insegna della proposta esperenziale.
“Il quadro di riferimento in termini di accoglienza – ha detto Monica Crespi – è la destagionalizzazione dei flussi turistici e il miglioramento della loro qualità, con l’allungamento dei tempi di permanenza che riduca il “mordi e fuggi”. Alcune azioni nel concreto: – la promozione del turismo lento e della Francigena, – il turismo collegato allo sport, seguendo in primo luogo l’esempio dell’Eroica, idea di grande respiro e di forte proiezione internazionale che si deve al nostro candidato Giancarlo Brocci. – la valorizzazione della Fortezza, come abbiamo già proposto il 17 febbraio, nella nostra prima iniziativa, con il progetto “Ti presento Siena….in Fortezza”. La finalità è fornire ai turisti che scendono dal pullman o arrivano con mezzi propri un primo approccio alla città in cui sono arrivati, in modo da rendersi conto di dove sono, dove vanno e perché Siena è così unica. E si potrebbero utilizzare le pareti delle scale mobili di accesso al centro storico, per proiettare video sulla storia e le bellezze della città”.
Secondo progetto affine al food di qualità. Nell’ambito del Centro nazionale Agritech, l’Università di Siena è sede del progetto “Misurazione, certificazione e valorizzazione della qualità, dell’origine, della tipicità, della sicurezza e della sostenibilità dei prodotti, dei processi, delle filiere e delle aziende agroalimentari”, dotato di un budget di 40 mln€ e l’affiliazione di 13 università, enti di ricerca e imprese. L’Ateneo, grazie a un finanziamento di 11,7 mln€ da Pnrr, partecipa con ricercatori di 8 dipartimenti, con l’obiettivo di creare un laboratorio diffuso definito “METRIQA” per la misurazione e certificazione della qualità e dell’origine delle produzioni, della tracciabilità dei processi, della valutazione della sostenibilità di prodotti, processi, filiere e singole aziende.
È in questa cornice di innovazione nella ricerca e di sempre maggiore qualità peculiare dell’area food senese, che si inseriscono le nostre proposte – ha concluso Magrini – che il dialogo tra Comune e Università può rendere un fattore di crescita reale”.
L’incontro è stato concluso dal candidato sindaco Fabio Pacciani che ha sottolineato come, nel quadro della ridefinizione del posizionamento di Siena nella competizione turistica internazionale, la futura amministrazione comunale dovrà utilizzare competenze in linea con le grandi trasformazioni che sta vivendo il comparto del turismo.